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La Costa Azzurra di
Quercianella IL PAESE |
Introduzione | Le guide | Il castello del Romito e il ministro Sonnino | Il paese, le pensioni, i villini | La stazione | I bagni e il mare | Archeologia | Nuvolari |
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DA QUERCIANELLA![]() L’illuminazione pubblica è stata iniziata con tre lampade elettriche, ma è assicurato che tra breve ne verranno impiantate altre tre. Resta a risolvere l’importante problema dell’approvvigionamento idrico e sappiamo che il Municipio se ne sta interessando con tutta la premura. La banda musicale del Gabbro, diretta dal valente maestro Antonio Fenzi, ha trascorso un’ intera giornata a Quercianella ed ha eseguito, applauditissima, scelte sinfonie. Si spera in una nuova e prossima visita del simpatico corpo musicale. La graziosa operetta “Ninì” è stata ripetuta a richiesta generale. Nuovo trionfo del maestro Bruno Carbocci, delle signorine improvvisate artiste e del nobil uomo Giovan Battista Paolieri, il quale ha saputo far sorgere nei suoi magnifici terreni un elegante teatrino, in cui la prosa e la musica si sono alternate con grande soddisfazione dei numerosi villeggianti. E giusto l’affermare che il Sig. Paolieri ha portato alla ridente Quercianella un soffio potente di vita nuova e fattiva. ( da “Il Telegrafo” del 4 settembre1913) |
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L'INAUGURAZIONEDELL'UFFICIO TELEGRAFICO![]() Quercianella ha registrato ieri solennemente un altro notevole passo avanti nella strada del suo fulgido avvenire; il lavorio fervido e proficuo del buon amico Alfredo Lami in favore del riconoscimento dei meriti veri della terra sua, benedetta dal più giocondo sorriso di cielo, di mare, di verde aulente di pino e di ginepro è stato condiviso con nuovi elementi di tenace fattività, per opera dell’intraprendente proprietario di buona parte di quel lembo incantato della costa tirrena, il sig. Giovanni Battista Paolieri. Dopo la fermata della ferrovia che ha dimostrata la necessità della costituzione di una vera e propria stazione che i quercianellesi vogliono sul suolo della nostra provincia ieri Quercianella ha inaugurato il proprio ufficio telegrafico, col quale è tolta dall’isolamento in cui fino ad ora era condannata. Da quando la ferrovia rese facili i mezzi di comunicazione col ridentissimo villaggio, Quercianella ha progressivamente aumentata la serie delle civettuole costruzioni di villini sparsi sul declivio della costa incantata, che natura protegge dai venti del nord e dell’ est caratterizzandola per una eccellente stazione climatica. ALL’UFFICIO POSTELEGRAFICO ![]() “Comm. Targioni-Tozzetti Hotel Nazionale - Roma Popolazione Quercianella riconosce efficace interessamento sua Amministrazione comunale per dotare questo villaggio servizio telegrafico, mentre tale servizio inaugurasi, mandale cordiale saluto. Firmati: Paolieri, Lami, Ferri” Ma il primo telegramma spedito dall’ufficio nuovo era stato fatto di primo mattino dal sig. Paolieri per chiamare l’amico Alfredo Lami, il quale trovavasi a Livorno presso il figlio suo, ignaro dell’improvvisa disposizione della inaugurazione dell’ufficio decisa dalle autorità postelegrafiche la sera precedente. LA COLAZIONE ![]() IL MENU’ ![]() “Lami, Paolieri, lietissimo inaugurazione telegrafo affido tale mezzo cordiale saluto valorosi protettori incremento cotesto carissimo villaggio. Firmato: Bizzarrini”. Al qua1e i presenti risposero con altro di saluto e ringraziamento. Venne pure letto un altro telegramma del sig. Antonio Lubrano e si decise infine di spedire un affettuoso telegramma al sig. Angelo Paolieri a Licciana, proprietario di Quercianella e padre del sig. Giovanni, per complimentarlo della benefica fattività del figlio. UNA VISITA ALLA NUOVA QUERCIANELLA ![]() Si tratta di un’intersecazione di viali scavati attraverso la macchia e sulle pendici a mare, ridotti in parte a giardino, che conducono a chioschetti rustici muniti di sedili. Si incontrano sovente grotte ingegnosamente rivestite di scogli e di conchiglie con giuochi di acqua sorgiva. I sentieri che guardano il mare sono riparati da ringhiere in cemento armato imitando tronchi e rami d’albero, i quali contribuiscono alla più perfetta omogeneità del delizioso ambiente. In fondo nella battuta delle più limpide acque si specchia il semplice ma ben disposto stabilimento balneare riparato da un porticciolo in gettata di calcestucco il quale permette ai bagnanti di tuffarsi con qualunque tempo. Dopo la visita allo stabilimento in un chiosco in faccia al bel mare, rispecchiante un delizioso tramonto, il sig. Paolieri fece servire agli invitati copate di Siena, cavallucci e ricciarelli che furono inaffiati da uno squisito vin santo di Licciana, da parecchi anni imbottigliato. NUOVE VILLE Fra le nuove costruzioni che popolano la bella costa di Quercianella, notammo le palazzine: Paolieri; Lami; Bonichi; Bizzarrini; Lubrano; Ferri; Gower; Soschino; Lucchetti di Siena; Morais di Firenze; Calloni Giusfredo; Cioci e Bindi di Firenze; Mosti di Firenze; dottor Baldacci di Volterra; Castagnoli; Pochini e Roli; dottor Baldisseri di Firenze; cav. Marchionneschi di Guardistallo; cav. Carcassi di Firenze e tante altre che fanno la bellezza edilizia della Costa Azzurra. (dal “Corriere di Livorno” del 19 dicembre 1913) |
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UNA LETTERA DEL SINDACO![]() “Preg. Sig. G. Batta Paolieri Via Coteto - Villa Maggi - Livorno Il saluto ch’Ella ed i signori Lami e Ferri in nome del popolo di Quercianella, si compiacquero di inviarmi a Roma, ieri, nell’atto in cui inauguravasi l’ufficio telegrafico in quell’ameno paese nostro, mi giunse veramente gradito; e del pensiero gentile La ringrazio molto e La prego di ringraziare per me, anche i prefati cortesi signori. Il Sindaco: TargioniTozzetti”. (dal “Corriere di Livorno” del 21 dicembre 1913) |
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L'INAUGURAZIONE DELL’UFFICIO TELEGRAFICO![]() Il treno che parte da Livorno alle ore 12,32 - o meglio che dovrebbe partire a quell’ora, salvo il quotidiano ritardo, immancabile - ha condotto a Quercianella, ieri, gli invitati alla inaugurazione dell’ufficio telegrafico in quell’incantevole paese. Alla stazione di Quercianella si trovavano a ricevere gli invitati i signori: Giovan Battista Paolieri, anima instancabile del risorgimento del paese, Alfredo Lami - il nostro valoroso veterano di tante battaglie patrie che, fra i primi, prodigò le sue sostanze a profitto di Quercianella -; il Cav. Dottor Francesco Rossi, direttore dell’ufficio delle costruzioni telegrafiche di Pisa, che aveva presenziato i lavori di impianto e ne aveva fatto, al mattino, il collaudo; Prof. Giacomo Bertoni, benemerito anch’egli del paese; Avv. Tullio Sanguinetti, giudice istruttore al nostro Tribunale e cugino del Cav. Rossi; Roberto Soschino, che, dalla lontana America, è venuto a godersi il meritato riposo in questo angolo di paradiso e vi prodiga tutta la sua ancor verde energia fattiva; Idilio Bartolozzi, titolare del nuovo ufficio telegrafico; Alfredo Ferri, figlio del signor Carlo, costruttore della prima villa del paese, la sua, e accollatario noto e stimato di costruzioni edilizie. Gli invitati - il Comm. Augusto Berti, direttore provinciale delle poste e telegrafi; il Cav. Angiolo Borsini, ispettore capo; il Cav. Ugo Santoni, direttore dell’ufficio telegrafico di Livorno; il sig. Giuseppe Crivellari, segretario della direzione delle poste, il Cav. Avv. Angiolo Bonichi, assessore anziano del nostro Comune, in rappresentanza del Sindaco, assente da Livorno; il Cav. Uff. Alessandro Pozzolini, vicesegretario generale del Comune, ed i rappresentanti della stampa cittadina - si sono subito diretti all’ufficio telegrafico inaugurando che essi hanno visitato sotto la guida del competente Cav. Rossi, il quale ha fornito loro ampie spiegazioni tecniche. Gli invitati stessi, si sono caldamente congratulati coi signori Paolieri e Lami e col titolare Bartolozzi per la vittoria ottenuta a compimento dei voti giustissimi di Quercianella. Quindi, poco dopo le 13, coloro che con tanta fortuna e con sì grande energia avevano propugnato ed ottenuto l'impianto dell’ufficio telegrafico inaugurato, e gli invitati si riunivano a banchetto nella trattoria “La Quercianella”, del sig. Pilade Turini, una simpatica, linda, deliziosa casetta, dalla quale si gode l’ampia vista del mare. Ecco l’eccellente lista delle vivande, squisiti ed abbondanti tortellini in brodo ristretto, spaghetti al sugo, fritto di triglie, arrosto di manzo con insalata, formaggio, frutta, dolce, vino nero, marsala, caffè. Il pranzo splendidamente servito, ha avuto un simpaticissimo carattere di cordiale familiarità. ![]() ![]() (da “La Nazione” del 21 dicembre 1913) |
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Un elogio di Quercianella![]() ![]() Ho udito, passando dinanzi un boschetto, a Quercianella, un rumore di baci. In quella bella plaga tutto spira l’amore... Approvate voi che la gente si baci? (Se si, non lo dite!… ). Jarro (da “La Nazione” del 27 agosto l914) |
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LA FILARMONICA DI MONTENERO A QUERCIANELLA![]() Ai bravi soci della Filarmonica auguri di buon divertimento. (da “Il Corriere di Livorno” del 6 luglio 1913) |
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IL CAV. DOTT. SALMI ALLA SORGENTE ROGIOLO![]() (dal “Corriere di Livorno” del 19 febbraio 1914) |
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GITA DEL R. COMMISSARIO A QUERCIANELLA PER L’ACQUA POTABILE![]() IL NUOVO PROGETTO L’argomento principale fu l’acqua potabile, scopo della visita, e vennero discussi in massima i due progetti: dell’acquedotto del “Rogiolo”, del quale sono già pronti gli studi, e dell’ altro ancora inedito della conduttura potabile di Filettole, la quale si arresta attualmente ad Antignano e che potrebbe essere continuata fino a Quercianella, mediante il passaggio aperto si per le comunicazioni ferroviarie. I due progetti saranno sollecitamente studiati, e, vinte come si spera tutte le difficoltà d’indole burocratica e finanziaria, siamo persuasi che presto la questione tanto importante sarà portata a termine con soddisfazione dei quercianellesi, i quali, coll’acqua potabile ad esuberanza, con la nuova stazione ferroviaria e coll’impianto del telefono saranno appagati nei loro giusti desideri. Il comm. D'Adamo rimase entusiasta del’lembo incantevole di Livorno oltre il Romito, e promise, non certo a vuoto, ai Quercianellesi tutto il suo valido appoggio per la prosperità della “Costa azzurra” livornese. (dal “Corriere di Livorno” del 20 maggio1914) |
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IL SINDACO VISITA I LAVORI NEL |
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L’INAUGURAZIONE DELL ACQUEDOTTO POTABILE A QUERCIANELLA![]() Uno dei problemi più interessanti e vitali per l’incremento e l’avvenire dell’ ameno, simpatico villaggio di Quercianella è sempre stato quello dell’ acqua potabile. La splendida e incantevole stazione balneare e climatica, distante pochi chilometri dalla nostra città ed a questa legata, oltre che da vincoli amministrativi, da comunanza di ideali e di simpatie, mentre è dotata a dovizia di bellezze naturali genialmente sfruttate e accresciute con eleganti opere edilizie, risentiva ed era angustiata dalla gravissima penuria di acqua potabile che ne costringeva e ne impediva lo sviluppo. Oggi, finalmente, gli antichi ardentissimi voti degli abitanti di Quercianella possono dirsi esauditi nella proporzione, nella forma e nella sostanza che meglio essi non potevano sperare, grazie all’opera saggia ed equanime, alla volontà ferrea e alla instancabile operosità del Capo della nostra amministrazione comunale: del conte Rosolino Orlando. L’acquedotto potabile oggi inaugurato, viene a dotare Quercianella di eccellente, abbondante, purissima acqua che ha le sue ricche sorgenti a 150 metri circa al di sotto del livello del monte, scorre dentro una galleria di mezzo chilometro e s’interna nel monte da dove viene incanalata in tubi di ghisa, che si diramano quindi per tutto il paese. Il progetto di questa nuova conduttura è opera pregevole del comm. ing. Angiolo Badaloni, direttore del nostro Ufficio comunale dei lavori. Il programma di risanamento e di dotazione di opere di pubblica utilità che il Sindaco conte Orlando prosegue con fervido entusiasmo, con tenace proposito, non disgiunti da una mirabile sagace previdenza, ha conseguito oggi, malgrado le innumerevoli difficoltà, un altro trionfo, ed è un nuovo meritato titolo di benemerenza che si è acquistato l’egregio uomo dai suoi ammministrati. GLI INVITATI L'amministrazione comunale, con pensiero squisitamente gentile, invitava ieri alla inaugurazione del nuovo acquedotto di Quercianella, autorità e giornalisti. Il convegno era per le 15 al Palazzo comunale; e a quell’ora tutti gli invitati si trovavano puntuali nel gabinetto del Sindaco. Pochi minuti dopo i gitanti prendevano posto in otto automobili messe cortesemente a disposizione, oltre quella del Municipio, guidata dal comandante dei pompieri Cav. Mariano Mangani, dai signori: Ing. Comm. Luigi Orlando, Cav. Uff. Ing. Giuseppe Orlando, Cav. Uff. Avv. Vittorio Chayes, Cav. Uff. Adolfo Chayes, Ing. Luigi Vestrini e due dalla Società ligure-toscana di Elettricità. Ecco l’elenco delle autorità e dei giornalisti partecipanti alla gita: 1a automobile: il Prefetto grand’uff. avv. Giovanni Gasperini, il Sindaco Cav. di Gran Croce Conte Rosolino Orlando, il Cav. Avv. Vincenzo Vescovi, presidente del Tribunale, l’assessore Cav. Uff. Ing. Giuseppe Orlando. 2a automobile: l’on. Comm. Avv. Dario Cassuto, deputato del 10 collegio, il Comm. Ing. Luigi Orlando, presidente della Camera di commercio, il Cav. Uff. Alceste Cristofanini, l’assessore Cap. dottor Lorenzo Sainati, il Procuratore del Re Cav. Avv. Campus Campus. 3a automobile: l’assessore sig. Gino Serafini, il sig. Aroldo Dalmazzo, direttore del “Corriere di Livorno”, il Cav. Athos Gastone Banti, giornalista, il Comm. Ing. Angiolo Badaloni, direttore dell’Ufficio tecnico comunale, il Cav. dottor Luigi Salmi, ufficiale sanitario. 4a automobile: il Cav. Uff. Avv. Vittorio Chayes, presidente dell’Associazione fra gli industriali, commercianti, esercenti e rappresentanti di commercio, l’assessore Cav. Avv. Aleardo Campana, il Cav. Uff. Alessandro Pozzolini, vice segretario generale del Comune e Capo di gabinetto del Sindaco, il signor Gino Gamerra, giornalista. 5a automobile: il Cav. Uff. Adolfo Chayes, consigliere comunale, il Comm. Prof. Giotto Bizzarrini, il sig. Francesco Calabrò, giornalista. 6a automobile: l’assessore Ing. Carlo Cingoli, l’Ing. Luigi Vestrini, il sig. Giovanni Cosci, giornalista, Don Giovanni Casini, giornalista. 7a automobile: l’assessore Rag. Gustavo Eminente, il sig. Giovanni Gasparri, giornalista, il sig. Ugo Bernocchi, giornalista, il sig. Scarpettini, giornalista. 8a automobile: il sig. Alberto Quirici, giornalista, il sig. Federigo Cardinali, giornalista. LA GITA Lungo il viale Regina Margherita le otto rapide macchine rombanti si sono dirette verso l’Ardenza, dove era stata fissata la prima tappa per dar modo ai gitanti di osservare i lavori in corso per il porticciolo, di cui era vivamente sentita la necessità, e per bagnare la gola con un gotto di birra o un vermouth al seltz, servito inappuntabilmente alla baracchina. Il conte Orlando ha fatto poi fermare nuovamente le automobili alla rotonda di Antignano per dare agio al Prefetto ed agli invitati di visitare i lavori del nuovo porticciolo del paese, reclamati da oltre venti anni e subito iniziati dall’attuale amministrazione civica. Il Cav. Cremoni ha colto l’occasione della sosta, per offrire cortesemente uno squisito rinfresco agli invitati, servito signorilmente in un salone dell albergo “il Castello”. Ringraziato il “primo cittadino di Antignano” dell’attenzione gentile, di nuovo in macchina e su, a corsa vertiginosa e deliziosa insieme, per i “tourniquets” snodantisi pittorescamente attraverso le nostre magnifiche incantevoli colline, in un susseguirsi di salite e di rapide discese, costeggiando l’ampia distesa del mare, lasciato dietro a noi il maestoso principesco castello del Romito, giungiamo dopo pochi minuti a Quercianella. Quando la “colonna” delle automobili, girata l’ultima curva della strada è in vista del paese, si nota subito un gaio sventolar di bandiere innumerevoli: sui tetti, ai balconi, alle numerose nuovi fonti inaugurande, fuori delle botteghe, mentre una folla imponente di villeggianti e di paesani, divisa in due ali, accoglie l’entrar dei gitanti in Quercianella, con un calorosissimo applauso e con grida di “viva il Sindaco! viva il Prefetto!”. Discendiamo: don Casini è tutto affannato a riportar la tonaca al primitivo colore. Egli ci confessa (una volta ogni tanto tocca ancora a lui) che qualche altro chilometro... di polvere gli avrebbe fatto cambiare ordine, se non nelle idee, certo nella veste che diveniva di momento in momento bianca come quella di un domenicano. Ma lo tranquillizziamo subito: non è l’abito che fa il monaco... LA CERIMONIA Le autorità e i giornalisti sono ricevuti dal Comitato organizzatore, del quale fanno parte, oltre al Comm. Prof. Giotto Bizzarrini che è con noi, il Cav. Avv. Angiolo Bonichi, Cav. Angiolo Paolieri, Gio. Battista Paolieri, il Cav. Nestore Fontani, Ferri Carlo, Rosacchi Papanti Virgilio, Goti Corrado, Bertoletti Arduino, Lubrano Antonio, Lenzoni marchese Ottaviano, Galli Alfredo, Gower dottor Federigo, Lami Alfredo, Barontini Vittorio, Trocchi Alessandri barone Riccardo, Marchetti Masini Giacomo, Lami Enrico, BarbagelataAntonio, Turini Pilade, Soschino Roberto, Roli Quinto, Avv. Cugia, Cioci Rag. Tommaso,Marchionneschi Cav. Virgilio, Sacconi Avv. Giovanni, Baldacci dottor Giuseppe, Frontini Avv. Luigi, Mandolesi, Castagnoli Bruno, Calloni Gisfredo, Carcassi Enrico, Morais Eugenio, Marchionneschi Angiolo, famiglia Mannozzi, Avv. Sacconi, Ing. Prof. Giuseppe Campanella, Martinucci Italo e Pietro, Bagnoli Eugenio, maestra comunale Eugenia Lami, padre Agostino curato di Quercianella, Giovanni Funaroli, Edilio Bartolozzi, Cav. Prof. Luigi Pampaloni, Giuseppe Gelichi, Galileo Porbini. Erano pure ad attendere i gitanti e a partecipare alla festa, i signori: Cav. Ferdinando Torrini, Rag. Alfredo Chellini, Rag. Carlo Pini, Livio Poggiarelli (l’immancabile dilettante fotografo), il geometra Tullio Farneti e Giovanni Cerrai dell’Ufficio tecnico municipale, Pietro Paoletti giardiniere capo del Comune, il capo ufficio della Segreteria municipale signor Osvaldo Malatesta, ed altri di cui non ricordiamo il nome, nonchè numerosissime eleganti signore e signorine villeggianti. Le autorità, la stampa, il Comitato e molti presenti, prendono posto nell’aula della Scuola elementare, pure addobbata di bandiere tricolori. E la cerimonia ha principio. PARLA L’AVV. BONICHI In mezzo alla più viva attenzione, prende a parlare l’Avv. Cav. Angiolo Bonichi, presidente della Deputazione provinciale, a nome del Comitato e degli abitanti di Quercianella. L’Avv. Bonichi si dichiara lietissimo di poter esprimere al Sindaco infaticabile, all’uomo che ha saputo far divenire realtà un vivo sogno di questi abitanti, al conte Rosolino Orlando che, dando una nuova prova della sua forte volontà, della sua mirabile energia, ha potuto in così breve tempo ottenere e fare quanto, per altre tempre che non fossero la sua, sarebbero occorsi anni ed anni, tutta la viva imperitura riconoscenza degli abitanti di Quercianella, lietissimi dell’ ottenuto impareggiabile beneficio e a nome dei quali presenta al conte Orlando una pergamena che quella gratitudine attesta. La pergamena, opera pregevole della ditta Giannini di Firenze, di stile settecentesco, con fregi e ornati, è rinchiusa in una magnifica cornice artistica, e porta la seguente iscrizione: “Gli abitanti di Quercianella - al conte cavalier di gran croce - Rosolino Orlando - benemerito Sindaco di Livorno - che con rara ammirevole energia - superando ogni difficoltà - dotò il loro paese - di sana e abbondante acqua potabile - e ne curò l'abbellimento e lo sviluppo - memori e grati - in segno di riconoscenza - 29 agosto 1915”. Il Cav. Avv. Bonichi termina il suo inspirato discorso con un saluto al nostro Esercito che combatte gloriosamente e proponendo di inviare telegrammi all’on. Salandra e all’on. Sonnino. PARLA IL SINDACO Il Sindaco conte Rosolino Orlando mentre ringrazia del dono graditissimo che gli è testimone come non sempre sia la misconoscenza e la ingratitudine che attende l’uomo di azione e che l’opera sua intende spendere al bene comune, e mentre riconosce quanto era necessario l’acquedotto alla vita del simpatico e bellissimo villaggio e quindi quanto giusto era il desiderio degli abitanti, fa rilevare che l'avvenimento che oggi si festeggia non è che una parte, sia pure importantissima, del vasto programma che l’amministrazione comunale, con unanime concordia di maggioranza e minoranza, sta attuando con amore e che porterà, col nuovo piano regolatore, importantissime innovazioni e migliorie e ricchezza di viali e di strade a Quercianella. Il Conte Orlando, dopo avere accennato all’ampliato impianto dell’illuminazione elettrica, all’imminente impianto del telefono, accenna al progetto del porto a Quercianella, assicurando che quell’ameno villaggio, con quelli di Ardenza e di Antignano, deve formare la gemma del nostro Tirreno. Soggiunge che ciò facendo la civica amministrazione che egli presiede non fa che il suo dovere che è quello di interessarsi di tutte le zone del Comune siano esse al centro o alla periferia (applausi vivissimi). Il Sindaco termina il suo dire inneggiando alla grandezza della patria e inviando un saluto al Re e a tutti coloro che si battono da prodi, fra i quali sono parecchi figli di Quercianella ai quali augura il felice ritorno. (Acclamazioni unanime e grida di: viva il Sindaco! viva il Conte Orlando!). PARLA IL PREFETTO Parla per ultimo il Prefetto Comm. Gasperini. Egli si dice lieto di essere testimone del nuovo trionfo di un uomo quale è, per la fortuna di Livorno, Rosolino Orlando, della cui ammirabile energia e fattività tante e tante prove si sono avute in brevissimo volger di tempo. Ma la rapidità con la quale il progetto del nuovo acquedotto a Quercianella è stato studiato e portato a buon fine in modo tanto perfetto e lodevole, è tale da sembrare opera di magia. “Se io avessi per un momento - dice il colto e brillante oratore - il potere di cambiare a mio modo lo Stato Civile, vorrei che lei, signor Sindaco, non si chiamasse più Rosolino ma bensì Mosè: lei, come il grande legislatore ebraico in Egitto, ha avuto il potere di far zampillar qui limpida e fresca acqua quasi con un colpo di bacchetta magica!” Cessati gli applausi che unanimi accolgono la felice trovata del Comm. Gasperini, questi, come rappresentante del Governo, rinnova il vivo plauso per la benefica opera compiuta e inneggia all’Italia, al Re, all’Esercito. Una nuova calorosa acclamazione corona la fine del discorso e si grida: viva il nostro Prefetto! Quindi viene offerto agli intervenuti un sontuoso rinfresco. Mentre gli invitati si trovavano nell’aula per la bella cerimonia veniva affissa al di fuori della scuola una targa provvisoria - che dovrà poi essere in marmo - in ricordo della cerimonia stessa ed esprimente la gratitudine degli abitanti di Quercianella alla amministrazione comunale e in special modo al Sindaco conte Orlando. SULLO STABILIMENTO BALNEARE Terminata la cerimonia il sig. Paolieri invita le autorità e la Stampa sul suo elegante splendido stabilimento balneare sul quale gli invitati si trattengono a lungo a frescheggiare sotto le grotte, i boschetti, i pergolati: i cortesissimi proprietari offrono altri rinfreschi con squisita signorilità. E il momento che nessuno riesce più a frenar, ma, anzi ciascuno la sollecita, la passione dei vari fotografi della comitiva: il rag. Alfredo Chellini, il collega Scarpettini, Livio Poggiarelli, sono in continuo movimento, salgono, scendono, alla ricerca del punto migliore per un miglior gruppo... tanti gruppi che non si contava più le pose e le occasioni per una buona istantanea non mancano. Vengono invece a mancare le lastre e quando tutte le riserve sono esaurite ognuno si ritira in buon ordine. Il sole è prossimo al tramonto, quasi ad ammonirci che tutte le belle cose di questo mondo hanno un limite: dobbiamo pensare al ritorno; e risaliamo nelle nostre auto con ancora l’anima e la mente sature delle belle cose vedute, della deliziosa gita compiuta, delle gentili accoglienze avute... Un’ora dopo siamo di nuovo al lavoro. I TELEGRAMMI SPEDITI Ecco il testo dei telegrammi spediti dall’Avv.Bonichi dopo la bella cerimonia: “ A S.E. Presidente il Consiglio dei Ministri - Roma Popolo di Quercianella radunato per inaugurare nuovo acquedotto dovuto opera alacre benefica Sindaco conte Orlando che così soddisfaceva antichissimo voto questo villaggio invia deferente entusiastico saluto al Capo illustre ed universalmente ammirato del Governo nazionale, augurando alla patria vittorie corrispondenti alla sagacia, al genio animatore, alla abnegazione dei suoi figli”. . “ A S.E. Barone Sonnino - Roma Oggi nel villaggio di Quercianella, di cui è parte cospicua il Castello di V. E., inauguravasi nuovo acquedotto da tanti anni desiderato e finalmente decretato ed attuato dalla benemerita Amministrazione presieduta dal Sindaco conte Orlando. Popolazione lieta pel fausto avvenimento ricorrendo col pensiero maggiori sostenitori del diritto e delle sorti patrie, saluta E. V. ammirato difensore della dignità della Nazione, strenuo propugnatore delle conquiste che debbono assicurarne la forza e la unità.” Il senatore, Conte De Larderel, assente da Livorno, scusava la sua assenza dalla simpatica cerimonia, come pure la scusavano il Comm. Amerigo Baldini, segretario generale del Comune, indisposto e il Prof. Giacomo Bertoni. Il Comm. Giuseppe Malenchini era rappresentato dal Cav. Avv. Bonichi e il signor Ernesto Bacherini dal signor Marchetti. Per il servizio d’ordine si era recato a Quercianella il capo gabinetto del Questore delegato Pietro Lotti, col brigadiere Jacomelli ed alcuni agenti della squadra mobile. (da “Gazzetta Livornese” del 30-31 agosto 1915) |
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INAUGURAZIONE DELL’ACQUEDOTTO A QUERCIANELLA![]() Nell’aula della scuola elementare, affollatissima, hanno parlato il Cav. Avv. Angiolo Bonichi, presidente della Deputazione provinciale, a nome del Comitato dei festeggiamenti di Quercianella, che con parole di vivissima lode e facendosi interprete dei profondi sentimenti di gratitudine di quella popolazione presentava al conte Orlando una artistica pergamena; il sindaco, che ringraziava del gentile pensiero, dichiarando che l’avvenimento oggi festeggiato non è che una parte del vasto programma che l’amministrazione comunale sta studiando e che porterà, col nuovo piano regolatore, importantissime migliorie al simpatico paese; ha parlato infine il prefetto Comm. Gasperini, portando al sindaco - del quale ha avuto agio di apprezzare ed ammirare la tenace volontà e l’opera altamente benefica a profitto di Livorno - il plauso vivissimo della rappresentanza del Governo. Dopo un sontuoso rinfresco le autorità e la stampa hanno visitato il paese, soffermandosi alle varie fonti imbandierate e al simpatico stabilimento balneare, dove sono state ricevute dai proprietari Paolieri, e quindi al tramonto hanno fatto ritorno, vivamente acclamate dalla popolazione, a Livorno. (da “Il Giornale d’Italia” del 31 agosto1915) |
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QUERCIANELLA SONNINO![]() Aurelia) km. 13. NOTIZIE GENERALI: Frazione del Comune di Livorno, abit. 824 - Posta, telegrafo, telefono - Acqua potabile - Luce elettrica 150 V. - Sul posto si trovano i rifornimenti più essenziali; vendita di giornali vicino alla stazione. Sulle prime pendici dei colli degradanti sul mare, a cavallo della strada ferrata e della carrozzabile, sono sparse numerose casette, ville e villini, annidate tra la folta vegetazione che si propaga sino alla spiaggia. Presso alla stazione un piccolo agglomerato di case con qualche negozio. Verso il mare dei viali ombrosi scendono alla riva sud-ovest. Il luogo è tranquillo e pittoresco, adatto ad un soggiorno di quiete e di riposo: ne sono caratteristica saliente le abitazioni isolate, tra il verde dei viali. SPIAGGIA-STABILIMENTI: la spiaggia balneare è in una piccola insenatura, fra gli scogli coronati di pini ed altri alberi, esposta, a sud-ovest: è rocciosa con specchi d’acqua bassa. Su di essa si allineano le cabine (50) dello stabilimento, a cui si accede attraverso un bel parco, con viali e vialetti che scendono a mare. Lo stabilimento è dotato d’impianto per bagni d’acqua di mare riscaldata, in vasca; possiede un buffet ed un’ampia terrazza sul mare, ove durante la stagione si danno feste e balli. Il prezzo di affitto delle cabine è di L. 150 al mese. STAGIONE: il periodo dei bagni dura il luglio e l’agosto. Anche soggiorno primaverile ed autunnale. ALBERGHI - PENSIONI - ALLOGGI ![]() Pensione «La Quercianella» - Cam. 7, letti 14 - Acqua corrente - Autorimessa - Giardino e parco. Pensione luglio-agosto L. 25, resto dell’anno L. 20. Pensione Ferri - Camere 9, letti 17 - Giardino – Pensione luglio L. 25, agosto L. 28. Pensione Leoni - Camere 8, letti 13- Acqua corrente - Giardino - Pensione giugno-ottobre L. 20. Pensione Barontini Emilia - Camere 9, letti 18 - Giardino - Pensione gennaio-giugno L. 22, luglio-settembre L. 25. Pensione Calloni - Camere 8, letti 15 - Acqua corrente - Autorimessa - Pensione L. 27 nella stagione estiva, L. 25 nelle altre. Pensione Barontini Pilade - Camere 4, letti 6 - Acqua corrente - Pensione 15 giugno-15 settembre L.20, altri mesi L. 18. Parecchi villini ed appartamenti da affittare, da trattare sul posto. Non vi è tassa di soggiorno. (da “Guida pratica ai luoghi di soggiorno e di cura d'Italia” del Touring Club Italiano, Milano 1932) |
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ARTE, VITA E MONDANITÀ SULLA SPIAGGIA DI QUERCIANELLA![]() É con legittimo orgoglio che dobbiamo constatare come la stampa italiana abbia quest’ anno segnalato con particolare fervore il successo meraviglioso della nostra stazione balneare, dovuto in massima parte ad una intelligente valorizzazione delle magnifiche risorse naturali di questa zona da parte del Comitato Pro Quercianella con a capo il Segretario politico del Fascio. La magnifica costa che nulla ha da invidiare alle più rinomate stazioni balneari italiane è quest’ anno frequentata da un pubblico elettissimo. Le ville e le pensioni disseminate dal Romito alla foce del Chioma, sulla riva dell’azzurro Tirreno, al rezzo di pinete saluberrime, contornate da una vivacissima gamma di querce, non potevano avere ospiti più numerosi e graditi. Quercianella offre, con le sue innumerevoli risorse soddisfazione agli appassionati di avvenimenti mondani, come a coloro che cercano in un angolo silenzioso il ristoro del corpo e la quiete dello spirito. Il Castello del Romito, con lo sperone arcigno sul quale posa, domina l’ampia e glauca distesa del Tirreno, la scogliera alternativamente brulla e ridente, le foreste dei pini, i viali arborati e la proteiforme vita che vi si svolge. Sono artisti, signori, cittadini di ogni rango, che qua giungono da ogni parte d’Italia a temprare il loro spirito ed a trarre da questi luoghi amenissimi l’ispirazione per le opere, e questo pubblico eterogeneo è la testimonianza più tangibile della assoluta condizione di privilegio in cui si trova questa amena stazione balneare. ![]() ![]() ![]() Fra il pubblico elettissimo ospite di Quercianella notiamo chiedendo venia per le involontarie omissioni: Comm. Grand Uff. Angiolo Bonichi, presidente della Deputazione Provinciale di Livorno, Comm. Giotto Bizzarrini, Dott. Guglielmo Menicanti, Cav. Goti, vice presidente dell’Associazione fascista del Commercio e membro del Consiglio Provinciale dell’Economia, Grand Uff. Col. Alamiro Ragoni, presidente dell’Associazione Combattenti di Siena e direttore della Scuola Tito Sarrocchi di Siena, ![]() ![]() ![]() “Sorelle Barontini” - Sig. Saba e famiglia, contessa Curato e figlio, famiglia Pacini, famiglia Chiolero di Losanna, colonnello Ponti e signora, Avv. Del Leone e famiglia, sig. Hadri, americano, sig. Shabla, americano, famiglia Gilardoni, signora Regnoli e signora Bavecchi Conte Papasogli e signora, Ingegner Viano Mario. “La Quercianella” - Sig. Michele Fuortes e signora, Firenze, signora Dal Piaz e figli, Firenze, signora Marconcini e figlio, Empoli, signorine Marconcini, Empoli, signora Sanguinetti e figlie, Firenze, signorina Bitossi Bice, Firenze, signorina Rizzitelli Maria, Firenze, sig. Angelini Lorenzo, Firenze, signora Valleri e figli, Firenze, sig. Genovié Gino, Firenze, signora Baungartier e figlia, Berlino, dottor Renzo Vannucci, Firenze, sig. Mayer Enrico e famiglia, Berlino, sig. Zerbini Giordano, Ferrara, Comm. D’Avanzo, Roma, signorina Hallison Aline, Londra, sig. Gorlevi Fiorentino e signora, Buenos Aires. ![]() “Pensione Ferri” - Ing. Mongiardini e famiglia di Roma, Gori Antonietta e figli di Siena, signora Cirri Ernesta e figlia di Firenze, signorina Calzolari Morelli Agav di Siena, sig. Vecchieschi Michele e signora di Firenze, sorelle Balzi di Siena, signor Vittorio Sadun e signora di Siena, famiglia Calò di Firenze, sig. Barni Azelima e signorina di Firenze “Pensione Calloni” - Marchese Dei Camerano, famiglia Falorsi, professor Materassi e signora, N.D. Maria Manno e figli, sig. Leoncini e signora, famiglia Piazzesi, contessa Martini Banardi, Professor Bebadoro e signora, contesse Tesi, Prare Aeredernch, sig. Vannucci e signora, signorina Topi signorina Rossi, sig. Lagorio, sig. Moynittin e figli, sig. Capaccioli e signora, sig. Viasoro e signora, sig. Vannini. “Pensione Leoni” - Miss Mary Hendrick di New York, signorina professoressa Fiori Elena, professoressa Elena Sandrelli, professoressa Boschetto, ![]() (da “Il Telegrafo” del 27 agosto 1929) |
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Quercianella: elementi per una storia del territorio. |
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